A FONTANA CHE NON CANTA PIU’
Classe 4M Liceo Statale Maffeo Vegio
Marta non vede l’ora di giocare con l’acqua della fontana che la aspetta davanti alla casa della nonna. Ma questa volta non si può: la fontana è asciutta. D’ora in poi la proprietaria dell’acqua sarà la Compagnia delle Acque libere e se si vorrà bere bisognerà comprare l’acqua.
“Ma non è giusto! L’acqua è di tutti”, dice Marta. I grandi stanno zitti come la fontana che non canta più.
Marta invece non ci sta: “Staremo tutti in silenzio con le mani in mano?”. Si immagina un’enorme bocca urlante e delle braccia idrovore che cercano di raccogliere tutta l’acqua del mondo. “Scappa, scappa, acqua! Non farti prendere!”. Vede l’acqua imprigionata in un fiume di bottiglie.
“No. Questa cosa proprio non va. Rompiamo il silenzio! L’acqua è preziosa. E’ di tutti e prende tutte le forme, tutti i sapori, tutti i colori… come la libertà”.
“Ma non è giusto! L’acqua è di tutti”, dice Marta. I grandi stanno zitti come la fontana che non canta più.
Marta invece non ci sta: “Staremo tutti in silenzio con le mani in mano?”. Si immagina un’enorme bocca urlante e delle braccia idrovore che cercano di raccogliere tutta l’acqua del mondo. “Scappa, scappa, acqua! Non farti prendere!”. Vede l’acqua imprigionata in un fiume di bottiglie.
“No. Questa cosa proprio non va. Rompiamo il silenzio! L’acqua è preziosa. E’ di tutti e prende tutte le forme, tutti i sapori, tutti i colori… come la libertà”.
